All’indomani del famoso e discusso KeyNote di Apple, dove sono stati presentati tra le altre cose il nuovo iPhone 6 e gli iWatch, ha iniziato a girare in rete un simpatico e assai impietoso confronto tra le caratteristiche hardware del nuovo melafonino e del Nexus 4, un modello di smartphone Android in commercio già dal 2012.
Nonostante le perplessità che nutro per le novità presentate nel KeyNote, mi sento di dire che questo confronto è misleading, in buona sostanza. Giova ripeterlo: non è nelle caratteristiche hardware che si appoggia chi sceglie (consapevolmente) un prodotto Apple. Non è una novità che per avere l’hardware migliore - a parità di prezzo - di solito è meglio rivolgersi altrove.
Ho scelto l’iPhone non per l’hardware in se stesso: ho scelto l’iPhone - e l’iPad (l’ormai vetusto iPad 2) - per la eccellente integrazione di hardware e software. E per le caratteristiche di iOS. E per il software che ci gira sopra. E per come ci gira sopra (more on this later).
Perché il confronto è fuorviante? Per lo stesso motivo per cui non conta vantare i megapixel di una camera digitale come se da soli facessero la differenza. Facciamo un esempio che fa capire meglio l’errore. Un esempio che ho provato, diciamo, sulla mia pelle. E che potete divertirvi ripetere a casa vostra, come si dice, se disponete del materiale necessario.
Prendiamo il Corriere della Sera. O meglio, la sua app (per Android e iOS). Va bene, voi potreste preferire un altro giornale. Non vi preoccupate, non è questo il punto. Prendiamo dunque l’app del Corriere su due dispositivi diversi: l’iPad 2 e il Nexus 7 2013 (casualmente, quelli che sono in mio possesso).
Facciamo una ulteriore premessa. Doverosa. L’hardware del Nexus è oggettivamente superiore a quello dell’iPad 2. Basterà dire che l’iPad ha un processore Apple A5 1 GHz Dual Core mentre il Nexus incorpora un Qualcomm Snapdragon 600 donwcloccato a 1.5 GHz (quad core). D’altra parte è un modello molto più recente, il Nexus. Notare che incorpora l’ultimissima versione di Android.
Sembrerebbe dunque un confronto impari. Un modello di tablet del 2013 contro un modello del 2011. E intendiamoci: per molte cose in effetti il Nexus è decisamente più responsivo.
Poniamo però che uno acquisti il tablet anche (se non solo) per leggersi il giornale. E qui iniziano i guai.
Facendo i confronti, la lettura del Corriere risulta estremamente più fluida sul vecchio iPad 2 che sul Nexus (provate, provate pure). Intendo, ovviamente, utilizzando l’applicazione ufficiale - aggiornata all’ultima versione - su entrambi i sistemi. Mentre sull’iPad tutte le operazioni di giro pagina, ingrandimento articolo, pinch to zoom sono sorprendentemente fluide, sul Nexus si riscontra subito come la risposta appaia fastidiosamente irregolare e percettibilmente “a scatti”. Di fatto la lettura diventa un processo irritante, per nulla naturale. Tutt’altra cosa sull’iPad. Sull’iPad vecchio, per intenderci.
Ora, questo è un caso particolare, di appena una applicazione.
Non vuol dimostrare nulla.
O forse sì. Una cosa la dimostra. Che la semplice contrapposizione dell’hardware - per qualche motivo che qui non approfondiamo - non spiega tutto.
In breve: chi avesse comprato il Nexus per leggere il giornale, facendo il confronto dell’hardware, avrebbe fatto davvero un pessimo affare.
Ora mi direte: ma l’app su Android non è matura, ma il processore grafico, ma questo e quello… Ma un domani…
Ok, quello che volete. Ma il fatto resta: il Corriere si legge molto molto meglio su un iPad di tre anni fa, che sul Nexus dell’anno scorso. A voi capire perché.
Ma a me dichiarare che questi confronti hardware lasciano - per buona parte - il tempo che trovano.
Almeno per chi legge il corrierone.